Teatro Brancaccio

Il Teatro Brancaccio è uno dei teatri storici più importanti della capitale, situato in via Merulana, tra la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Colosseo e la Basilica di San Giovanni in Laterano. Inaugurato nel 1916 con il nome di Teatro Morgana, fu costruito a ridosso dei giardini del palazzo Field-Brancaccio, dal nome della proprietaria Isabella Field principessa Brancaccio. Nel 1937 fu inaugurato nella sua attuale configurazione. Da settembre 2012 la direzione artistica è di Alessandro Longobardi. Tradizionalmente considerato “Il Teatro di Roma”, ha ospitato artisti famosi tra i quali Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Gigi Proietti, Fabrizio De André, Louis Armstrong e Jimi Hendrix. Oggi è uno dei principali riferimenti sulla scena nazionale per spettacoli di musical, danza, prosa, musica, circo contemporaneo e teatro ragazzi, con una programmazione di artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo. Si colloca, per capienza, qualità della gestione, numero di eventi ed innovazione tecnologica tra i primi teatri in Italia. Dall’estate 2021 ospita annualmente Futuro Roma – Festival Internazionale di Danza e Cultura Contemporanea.

Il Teatro Brancaccio è uno dei teatri storici più importanti della capitale, situato in via Merulana, tra la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Colosseo e la Basilica di San Giovanni in Laterano. Inaugurato nel 1916 con il nome di Teatro Morgana, fu costruito a ridosso dei giardini del palazzo Field-Brancaccio, dal nome della proprietaria Isabella Field principessa Brancaccio. Nel 1937 fu inaugurato nella sua attuale configurazione. Da settembre 2012 la direzione artistica è di Alessandro Longobardi. Tradizionalmente considerato “Il Teatro di Roma”, ha ospitato artisti famosi tra i quali Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Gigi Proietti, Fabrizio De André, Louis Armstrong e Jimi Hendrix. Oggi è uno dei principali riferimenti sulla scena nazionale per spettacoli di musical, danza, prosa, musica, circo contemporaneo e teatro ragazzi, con una programmazione di artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo. Si colloca, per capienza, qualità della gestione, numero di eventi ed innovazione tecnologica tra i primi teatri in Italia. Dall’estate 2021 ospita annualmente Futuro Roma – Festival Internazionale di Danza e Cultura Contemporanea.

il
teatro
di roma

Il Teatro Brancaccio è uno dei teatri storici più importanti della capitale, situato in via Merulana, tra la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Colosseo e la Basilica di San Giovanni in Laterano. Inaugurato nel 1916 con il nome di Teatro Morgana, fu costruito a ridosso dei giardini del palazzo Field-Brancaccio, dal nome della proprietaria Isabella Field principessa Brancaccio. Nel 1937 fu inaugurato nella sua attuale configurazione. Da settembre 2012 la direzione artistica è di Alessandro Longobardi. Tradizionalmente considerato “Il Teatro di Roma”, ha ospitato artisti famosi tra i quali Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Gigi Proietti, Fabrizio De André, Louis Armstrong e Jimi Hendrix. Oggi è uno dei principali riferimenti sulla scena nazionale per spettacoli di musical, danza, prosa, musica, circo contemporaneo e teatro ragazzi, con una programmazione di artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo. Si colloca, per capienza, qualità della gestione, numero di eventi ed innovazione tecnologica tra i primi teatri in Italia. Dall’estate 2021 ospita annualmente Futuro Roma – Festival Internazionale di Danza e Cultura Contemporanea.

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Brancaccino Open Air | Chapiteau

Il Brancaccino Open Air è uno chapiteau a pianta circolare, dove tradizionalmente sono messi in scena spettacoli di arte circense. Uno spazio performativo particolarmente suggestivo, in quanto immerso nel Parco del Teatro Brancaccio, al piano superiore del complesso edificio novecentesco che ospita il Teatro.
Un parco urbano di circa due ettari nel centro di Roma, con lecci secolari e arbusti autoctoni, che oltre ad affacciarsi maestosamente su
via Merulana grazie ad un’ampia terrazza, accoglie un luogo segreto… una serra da poco restaurata: un’incantevole e perfetta location per performance immersive.  

L’arena dello chapiteau, costituita da uno spazio scenico a pianta centrale incorniciato da una platea a gradinate, permette una fruizione intima dell’evento performativo, grazie alla vicinanza tra interpreti e spettatori. Un’atmosfera fascinosa sia per gli artisti che per il pubblico è resa possibile dall’essere en plein air seppur riparati. 

Il Brancaccino Open Air propone la messinscena di alcuni tra gli spettacoli in programmazione con il beneficio di potersi godere le tiepide serate primaverili del mese di maggio ed inoltre si riconferma più che adatto per la realizzazione di talk e dibattiti interattivi.

«Mai mi sarei aspettato che qui ci fosse un luogo così magico e silenzioso. Non sembra nemmeno di essere in una metropoli» – questa l’opinione di moltissime persone tra il pubblico delle scorse edizioni di Futuro Roma – Festival Internazionale di Danza e Cultura Contemporanea.

Il Brancaccino Open Air è uno chapiteau a pianta circolare, dove tradizionalmente sono messi in scena spettacoli di arte circense. Uno spazio performativo particolarmente suggestivo, in quanto immerso nel Parco del Teatro Brancaccio, al piano superiore del complesso edificio novecentesco che ospita il Teatro. Un parco urbano di circa due ettari nel centro di Roma, con lecci secolari e arbusti autoctoni, che oltre ad affacciarsi maestosamente su via Merulana grazie ad un’ampia terrazza, accoglie un luogo segreto… una serra da poco restaurata: un’incantevole e perfetta location per performance immersive.  

L’arena dello chapiteau, costituita da uno spazio scenico a pianta centrale incorniciato da una platea a gradinate, permette una fruizione intima dell’evento performativo, grazie alla vicinanza tra interpreti e spettatori. Un’atmosfera fascinosa sia per gli artisti che per il pubblico è resa possibile dall’essere en plein air seppur riparati. 

Il Brancaccino Open Air propone la messinscena di alcuni tra gli spettacoli in programmazione con il beneficio di potersi godere le tiepide serate primaverili del mese di maggio ed inoltre si riconferma più che adatto per la realizzazione di talk e dibattiti interattivi.

«Mai mi sarei aspettato che qui ci fosse un luogo così magico e silenzioso. Non sembra nemmeno di essere in una metropoli» – questa l’opinione di moltissime persone tra il pubblico delle scorse edizioni di Futuro Roma – Festival Internazionale di Danza e Cultura Contemporanea.

Altri luoghi

BrancaccioDanza

BrancaccioDanza ha la sua sede nello spazio polifunzionale Brancaccino, che può essere diviso, grazie alla sua ampiezza e conformazione, in due grandi sale nonché ospitare performance e prove aperte. Si aggiungono inoltre altre tre sale danza all’interno di un antico casale situato nei Giardini adiacenti. Un luogo di incontro, di studio e innovazione dove coltivare e trasmettere la passione per la danza, nato dalla volontà di Alessandro Longobardi, con la direzione artistica di Alessia Gatta.

La formazione articolata e diversificata accoglie allievi dai 6 ai 24 anni con una Scuola e un Triennio professionaleW.O.M. – where opposites meet – con coreografi e danzatori di fama internazionale. BrancaccioDanza si prende cura dei propri allievi mediante l’accompagnamento e il sostegno alla produzione di spettacoli e performance, attivando network con artisti e organizzazioni affermati nel panorama nazionale ed internazionale.

Outdoor

Outdoor

Grazie ad una strategia condivisa con il Municipio I di Roma Capitale, il festival veicola la creatività nel quartiere Esquilino e in generale nel centro storico. Incursioni urbane e mostre animano i punti nevralgici della città, coinvolgendo attivamente i cittadini e promuovendo un senso di comunità. Le attività outdoor, nate dalla mappatura e dal coinvolgimento di giovani allievi di scuole e di centri di formazione della danza di Roma e dintorni, si caratterizzano come uno tra gli aspetti più coinvolgenti del festival.

BrancaccioDanza

BrancaccioDanza ha la sua sede nello spazio polifunzionale Brancaccino, che può essere diviso, grazie alla sua ampiezza e conformazione, in due grandi sale nonché ospitare performances e prove aperte. Si aggiungono inoltre altre tre sale danza all’interno di un antico casale situato nei Giardini adiacenti. Un luogo di incontro, di studio e innovazione dove coltivare e trasmettere la passione per la danza, nato dalla volontà di Alessandro Longobardi, la direzione artistica di Alessia Gatta (per il dipartimento di danza contemporanea) e Alessandro Rende (per il dipartimento di danza classica).

La formazione articolata e diversificata accoglie allievi dai 6 ai 24 anni con una Scuola e un Triennio professionaleW.O.M. – where opposites meet – con coreografi e danzatori di fama internazionale. BrancaccioDanza si prende cura dei propri allievi mediante l’accompagnamento e il sostegno alla produzione di spettacoli e performances, attivando network con artisti e organizzazioni affermati nel panorama nazionale ed internazionale.

Outdoor

Outdoor

Grazie ad una strategia condivisa con il Municipio I di Roma Capitale, il festival veicola la creatività nel quartiere Esquilino e in generale nel centro storico. Incursioni urbane e mostre animano i punti nevralgici della città, coinvolgendo attivamente i cittadini e promuovendo un senso di comunità. Le attività outdoor, nate dalla mappatura e dal coinvolgimento di giovani allievi di scuole e di centri di formazione della danza di Roma e dintorni, si caratterizzano come uno tra gli aspetti più coinvolgenti del festival.

Vista aerea BrancaccioDanza

Nella foto una veduta aerea del Teatro Brancaccio e della sua terrazza con l’opera LIMITI II di Viola Pantano – ph. © Addrone
L’opera vuole ricordare e celebrare la figura della soubrette “Bianca Star” che ha abitato, negli anni Cinquanta -quasi rifugiandosi-, un angolo di palazzo Brancaccio a Roma dimenticata da tutti.

ETRU

ETRU – Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Villa Giulia, edificio rinascimentale immerso nel verde e ricco di spazi aperti, dal 1889 è sede del Museo Nazionale Etrusco: «uno dei più prestigiosi musei dedicati alla civiltà degli etruschi». Fatta costruire da papa Giulio III tra il 1550 e il 1555, la Villa è un tempio di cultura ma anche un luogo di pace nel quale si respira la magnificenza di uno dei periodi più felici della storia e dell’architettura italiana. Dopo i fasti papali cinquecenteschi, Villa Giulia conobbe un lungo periodo di decadenza finché, all’indomani dell’unità politica italiana, venne trasformata, per impulso di Felice Barnabei (archeologo e politico italiano), in un museo, sulla base di un ambizioso e avveniristico programma di esplorazioni archeologiche e di un innovativo progetto museografico. Nel corso del ‘900, dopo un’autonomia iniziale, il Museo divenne la sede centrale della Soprintendenza archeologica destinata alla tutela del Lazio settentrionale, coincidente con l’area occupata da alcune delle più importanti città etrusche: Veio, Cerveteri, Tarquinia e Vulci. Per la sua straordinaria storia e importanza culturale, nel 2016, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è stato inserito tra i 32 istituti di “rilevante interesse nazionale” dotati di autonomia scientifica e amministrativa, dando inizio a una nuova pagina della sua storia plurisecolare.

Piazza Santa Maria Maggiore di Alatri

Anticamente detta del Campo, si presenta come un efficace nodo urbanistico, che fissa, grazie alle molteplici aperture sulle vie circostanti, il punto di raccordo della movimentata vita alatrina. La piazza occupa l’antica area del foro della città romana e figura come uno spazio raccolto, plasmato nel tempo attraverso la progressiva aggregazione a quadrilatero delle varie costruzioni che ne disegnano il perimetro. La notevole importanza del luogo è accresciuta dalla presenza dei principali edifici civili e religiosi della città nonché della monumentale Fontana Pia.

Contributi fotografici: Guido Mencari, Teatro Brancaccio, ETRU